giovedì 17 ottobre 2013

La Divina Farsa

Eppure, sulla faccenda della sepoltura di Priebke, penso che se non esistesse l'inutile culto dei morti e dei loro corpi, cellule prive di quei contatti elettrici che ne fanno un essere vivente, tutto questo frastuono di cazzate non esisterebbe.
I defunti sono solo nei ricordi delle persone.
Vi faccio una domanda.
Se questo pezzo di merda rinchiuso in una cassa di legno (che, ribadisco la mia idea, andrebbe trattata come nella sua amata Argentina i generali trattavano i poveri studenti: gettato in mare da un aereo e, così, "desaparecido" per sempre) fosse morto all'età di trent'anni ed i suoi organi fossero serviti per fare vivere malati bisognevoli di un trapianto: una cornea, un fegato, un cuore ... chi avrebbe voluto dire no ai malati in attesa, perchè quello era il corpo del boia delle Ardeatine? Una ragazza con un futuro da Premio Nobel, o promessa dell'atletica, o "semplicemente" amorevole madre di famiglia, con un rene di Priebke diventerebbe un pericoloso criminale? 
Un corpo è solo un corpo; perchè la società non lascia che si distrugga naturalmente, consentendo semplicemente che la Natura faccia il suo corso e lasciando a chi resta il ricordo dei propri cari trucidati da quel capitano tedesco che nessuno piange, nessuno vuole, nemmeno i figli?
Maledetta religione, e maledetto Dante e le sue strampalate idee sull'Inferno, il Paradiso ... Ma se Beatrice te l'avesse data, benedetto nasone, tu invece della Divina Commedia avresti magari scritto qualcos'altro, magari le regole del fuorigioco nel calcio, e noi saremmo ora, qui, vivendo meglio le noste vite, senza angustiarci dell'aldilà ma solo della rubrica dei libri di Conchita De Gregorio.
Per non parlare di Benigni ... 

1 commento:

Umberto D ha detto...

Bel post Franko!